LE FANTASTICHE LUCI DEL NORD

 L’aurora boreale con la luce nordica è il fenomeno naturale più spettacolare e bello. Nella mitologia classica aurora era la dea romana dell’alba e la parola boreale in latino significa nord. Nell’emisfero del sud l’equivalente delle luci del nord è l’aurora australe. Le aurore qualche volta possono arrivare ad una latitudine molto bassa (che raggiunge l’equatore) fino all’equatore ma questo succede raramente. 

Per capire le aurore dal punto di vista scientifico dobbiamo far riferimento al sole. All’interno del solec’è un forno nucleare che continua a bruciare per almeno altri 4 biliardi di anni. Il sole costantemente espelle milioni di tonnellate di particelleenergeticamente caricate che corrono nello spazio nella forma del vento solare. Qualche volta, comunque il sole espelle in forma di eruzione massicciamilione di particelle.

Alla velocità tra 300 e 2000 km per secondi le particelle impiegano da 2 a 4 giorni viaggiando ad una velocità di 93 milionemiglia per raggiungere la terra.

Le particelle penetrano il campo magnetico della terra e sono guidate fino all’ionosfera seguendo le linee dei campi magnetici intorno ai poli. 

Ad un’altitudine tra 600 e 400 miglia le particellecolpiscono il gas nella ionosfera causando loro il colore rosso e trasformandoli in quella che noi conosciamo come aurora boreale.

Le luci del nord come il nome è stato suggerito sono per la maggior parte limitati alle regioni polari e sono molto frequenti in 2500 km radio centrato sul polo geomagnetico.  Questa zona che è conosciuta come zona aurorale si estende nel nord della Scandinavia, Islanda, Groenlandia e continua fino al nord del Canada, Alaskae lungo la costa della Siberia.

Nell’emisfero del nord il miglior periodo dell’anno per visitare l’aurora è da settembre a marzo. Comunque in estate non è possibile vederel’aurora a causa delle lunghe ore di lucedel giorno.

Il colore delle aurore corrisponde ai differenti tipi di gasnella ionosfera. Gli atomi di ossigeno producono la luce rossa o verde, in relazione alla latitudine che si trova nella ionosfera. Invece la molecola di azoto produce la luce di colore blu o violetto ma il colore più osservato è il verde.

Durante una moderata o larga attività dell’aurora che può durare fino a tre ore, la quantità di energia rilasciata è più o meno l’equivalente di una piccola esplosione nucleare.

Normalmente il tempo di durata di un’aurora è di pochi minuti che si produce parecchie volte durante la notte. L’attività più intensa delle aurore si ha durante le ore notturne più vicino alla mezzanotte e questo accade quando la parte larga dell’ovale auroralepassa al disopra dell’osservatore.

L’inquinamento della luce ed in particolare quello delle luci della città possono drammaticamente ridurre la visibilità, per questo per ottimizzare la visibilità bisogna cercare di andare in campagna.  

Attraverso i secoli ci sono state molte testimonianze di persone che dicono di aver udito l’aurora e fino ad ora i tentativi di registrazione di suoni sono falliti e la maggior parte degli scienziati sono scettici.

Dall’antichità l’aurora boreale ha affascinato l’umanità ed il fenomeno ha caratterizzato in forma notevole la mitologia e il folklore di coloro che vivono nella latitudini nordiche. 

Le luci del nord sono state descritte e spiegate magicamente dal popolo Inuit del nord del Canada e Groenlandia, da varie tribù americane esploratori del mondo ed è stata anche menzionata nell’Antico Testamento.

Grandi uomini come Aristotele, Galileo, Descartes, Edmond Halley, Goethee Benjamin Franklinsono stati affascinati da questo fenomeno notturno del cielo e hanno scritto dei saggi su questo fenomeno. Alcune culture danno il benvenuto a questa luce celeste come augurio di buona fortuna, altri come messaggero di morte imminente. 

Nel folklore della Scandinavia una delle spiegazioni di questa luce è che sono i raggi di sole che si riflettono in un immenso branco di aringhe nel mare del nord. Per coloro che si trovano nel mar Nero questa luce è sinonimo di grande presagio per una prosperosa pesca. 

Nella tradizione dell’agricoltura svedese l’aurora è descritta come l’aumento della fertilità della terra. La storia racconta che quando le luci del nord brillano significa che ci sarà abbondanza di semi e promessa di una ricca mietitura.   

Nel continente americano gli eschimesiCopper del nord del Canada pensavano che le aurore fossero gli spiriti responsabili per il buon tempo ed una abbondante caccia; per questo prestavano molto attenzione a non offendere mai le luci celestiali.

In Cina ed in Giappone questi luci del nord sono state attribuite alla fertilità essendo considerata come predizione di una futura nascita. L’aurora boreale potrebbe essere richiamata per aiutare la donna a partorire.

Oggi alcuni giapponesi in viaggio di nozze viaggiano verso il nord del Canada ogni anno con la convinzione che i bambini concepiti con la luce del nord prospereranno, saranno benedetti con la buona fortuna.

L’aurora è conosciuta per essere stata fonte di ispirazione spirituale. In Russia la storia racconta che c’era un monaco cheuna volta ha udito una voce dal cielo che gli sussurrava di trovare il suo convento. Dalla sua finestra egli ha osservato la grande aurora nel cielo del nord indicando la posizione dove avrebbe dovuto costruire il suo convento. Attraverso i secoli questo monastero ha prodotto grande influenza positiva e ricchezza.

Gli Inuit, persone dell’artico canadese credevano nel potere curativo delle aurore, i suoi sciamani facevano viaggi spirituali attraverso l’aurora in modo da ricevere consigli di come curare le persone malate.

Tuttavia in molte culture l’aurora boreale è stata associata a situazioni minacciose e terribili. Nell’antica mitologia norvegese i raggi dell’aurora erano percepiti come il riflesso degli scudi della Valchiria quando cavalcava per il cielo portando i guerrieri morti in battaglia nel loro eroico luogo di riposo nel Valhalla.

A volte quando l’aurora è grande e si estende per una latitudine più meridionale diventa di colore rosso scuro. Nel passato gli abitanti che sono più al sud d’Europa associavano questo con il sangue e la battaglia vedendolo come presagio di disastro. Prima dell’inizio della Rivoluzione francese gli abitanti della Scozia e dell’Inghilterra hanno testimoniato di aver udito il suono della battaglia e di aver visto immagini di grandi eserciti militari in lotta tra di loro nel cielo. 

Il 25 gennaio del 1938 sono stati registrati uguali immagini drammatiche quando l’Europa stava sul precipizio di un’altra guerra mondiale.  I Lapis nel nord della Svezia nascondevano le loro donne dai raggi brillanti dell’aurora.  Per tenere lontani le luci e ridurre il male della forza soprannaturale essi cantano nascondendosi dentro case o quando sono fuori si coprono per tenersi lontano dalla luce.   

Come in Giappone così anche in Alaska il popolo Inuit temeva l’aurora e portava con se un coltello affilato per sfidare la luce e nascondeva il suo bambino per proteggerlo dal suo terribile potere, e invocava protezione lanciando escrementi e urine di cani contro l’aurora.

Il popolo Inuitcrede inoltre che quando gli spiriti tentano di comunicare con la gente della terra la loro voce può essere ascoltata come fischio che qualche volta accompagna l’aurora, la risposta umana corretta deve essere comunque un sussurro. 

La maggior parte degli aborigeni del nord sono d’accordo che esaltare e cantare all’aurora sia molto pericoloso e farlo servirà solo per provocare gli spiriti giacché questi lo vedranno come burla.

Gli spiriti adirati potranno scendere sulla terra dove possono accecare, paralizzare, decapitare o anche sequestrare i mortali che cercano di insultarli ma per far scomparire questi spiriti bisogna applaudire con una mano. 

Una popolare convinzione della tradizione Inuit è che le luci nordiche fossero le anime dei morti che giocavano vigorosamente in una partita di calcio primitiva usando il teschio di una tricheco come pallone ridendo e correndo, loro miravano a dare un calcio in un tale modo che le zanne rimanevano dentro alla terra ferma. Alcune culture credono che il teschio è ancora vivo e tenta di incornare i giocatori.

In Islanda si pensava che se una donna incinta guardava la luce del nord il suo bambino sarebbe nato con strabismo.

In Groenlandia alcuni eschimesi pensavano che la luce del nord fosse lo spirito dei bambini nati morti o del bambino assassinato e l’umore dell’anima di questo spirito si poteva vedere attraverso la formazione e il movimento dell’aurora. Quando erano felici la luce danzava intorno al cielo ma quando erano tristi la luce rimaneva fissa. Se qualche volta si sentivano offesi, la luce precipitava sulla terra per prevenire che le anime dei nuovi morti salissero.   

Anche nell’età moderna c’è una teoria molto caratteristica che riguarda la causa delle aurore. Per esempio le persone che vivono nel medio oriente d’America credono che le luci del nord siano il riflesso del sole sul ghiaccio polare del nord, malgrado l’oscurità perpetua dei mesi invernali della latitudine artica

Un’altra idea è stata quella che la luce dell’aurora risulta provenire dai massi di ghiaccio galleggiante che si scontrano nel mare polare.

Guardando al cielo in una notte chiara e fredda e vedere questi giganteschi strati di luci che serpeggiano e si intrecciano, danzando e scorrendo graziosamente attraverso il cielo nordico ispira magia. Il poeta norvegese Knut Hamsun nel suo poema descrive il fenomeno dell’aurora come una festa celestiale.

Per poter comprendere e apprezzare le luci del nord dobbiamo prendere in considerazione la fisica delle particelle elementari, la mitologia, folklore e superstizione.

Attraverso i secoli le aurore hanno affascinato l’uomo con meraviglia e paura. Essi hanno sfidato il lato scientifico ed artistico mentre la conoscenza scientifica del XXI secolo ha dato la precisa e fredda spiegazione di questo spettacolare fenomeno. Non dobbiamo mai cessare di meravigliarci all’affascinate storia del passato, apprezzare la bellezza naturale, la magia dell’aurora boreale e il mistero che l’esperienza cosmica ci offre.

 

Italian Translation and Narration:

Emanuela Scarponi


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