Sabato 17 marzo, alle ore 17, al Museo archeologico nazionale dell’Umbria sarà inaugurata “Minima epigraphica”, una sezione, curata da Lucio Benedetti, appositamente dedicata alle epigrafi. «Abbiamo voluto in questo modo», ha affermato la direttrice Luana Cenciaioli, «valorizzare degnamente piccoli reperti recanti iscrizioni, pezzi di eccezionale importanza documentaria alcuni dei quali esposti per la prima volta al pubblico».Si tratta di oggetti riguardanti aspetti della vita quotidiana antica, dal sacro all’istituzionale al militare passando per il commercio e la sfera privata. Alcuni sono stati rinvenuti a Perugia e nel territorio limitrofo, altri provengono invece dal mercato antiquario soprattutto romano o laziale.Nonostante le dimensioni, risultano di notevole interesse sia per gli studiosi che per coloro che desiderano conoscere particolari poco noti del passato. Sono in mostra ciottoli con iscrizioni, collari di schiavi, fistule aquariae (condutture in piombo utilizzate per distribuire lacqua da una rete centrale ad edifici pubblici o privati), gemme in selce iscritte in entrambe le facce, proiettili in piombo per frombolieri, piccole targhe in bronzo o lamine in piombo, timbri e lucerne in bronzo, strumenti usati per la pulizia del corpo, pedine in osso, appartenenti a un gioco molto diffuso in tutto limpero romano, recanti su un lato un termine più o meno ingiurioso e sull’altro un numero, tavolette in bronzocon occhiello per l’affissione emesse a ricordo di cerimonie religiose che si svolgevano annualmente

Polo Museale dell’Umbria-Piazza G.Bruno,10 Perugia

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