Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

Direzione Generale Musei

Omaggio a Pirandello a Villa del Colle del Cardinale.

A Palazzo Bufalini di San Giustino si presenta, invece, libro sulla Filarmonica di Lama

Appuntamenti per l’estate a Villa del Colle del Cardinale (Strada per Sant’Antonio, 1, Colle Umberto, Perugia) e a Palazzo Bufalini (San Giustino), due residenze appartenenti al Polo museale dell’Umbria e dirette da Tiziana Biganti

Villa del Colle del Cardinale sono state organizzate tre serate, a cura di Sergio Carrivale, tre serate dedicate a Luigi Pirandello (1867-1936), premio Nobel per la letteratura nel 1934. Simona Esposito sabato 7 luglio, alle ore 21, leggerà pagine da La giara (novella composta nel 1906 pubblicata nel 1909) mentre sabato 18 luglio, alle ore 18, sarà la volta de Il gatto, un cardellino e le stelle (del 1917) e sabato 21 luglio, alle ore 21, di Ciaula scopre la luna (1907). Per informazioni e prenotazioni: 3316533634.

Domenica 8 luglio, invece, in occasione del 40° anniversario della rifondazione dell’Associazione Filarmonica di Lama, nella sala dei ritratti di Palazzo Bufalini di San Giustino, sarà presentato il libro “Un secolo di musica. Cenni storici e appunti di viaggio” di Massimiliano Rossi, Massimo Testamigna, Bruno Pasquetti. Racconti scritti e fotografati dedicati alla Filarmonica con particolare riferimento all’ultimo decennio dell’associazione.

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Direzione Generale Musei

Museo archeologico nazionale di Orvieto. 

Presentato dalla direttrice Cenciaioli progetto 

gli affreschi delle tombe Golini 

Presentato al Museo archeologico nazionale di Orvieto dalla direttrice Luana Cenciaioli un avviso di contratto di sponsorizzazione tecnica per la valorizzazione degli affreschi delle tombe Golini. Alcune scene dei murali esposti al museo risultano, infatti, deteriorate e non visibili nitidamente. Si vuole, pertanto, riproporle nell’area antistante alle tombe con un allestimento che prevede un rinnovato impianto di illuminazione e una videoinstallazione con la riproduzione originale degli affreschi e una illustrazione audio. Le tombe Golini, dal nome di Domenico Golini che nel 1863 le scoprì a Poggio del Roccolo, Porano, risalgono alla seconda metà del VI sec. a. C. Gli affreschi, raffiguranti l’arrivo del defunto nell’Ade e il suo accoglimento nell'aldilà con un banchetto preparato in suo onore, furono rimossi e portati nel 1950 a Firenze. Dal 1982 sono ad Orvieto, ospitati nel locale Museo archeologico nazionale (p.zza Duomo) dove costituiscono una delle principali attrazioni per studiosi e visitatori. 

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Inaugurazione al MANU del nuovo lapidario.

Le iscrizioni esposte vanno dal II sec. a.C. all’età imperiale.

Sabato 30 giugno, alle ore 11, alla presenza del sindaco Andrea Romizi e del direttore del Polo museale dell’Umbria Marco Pierini, al Museo archeologico nazionale dell’Umbria (piazza Giordano Bruno, 10, Perugia) sarà inaugurato il nuovo lapidario. Grazie all’impegno della direttrice Luana Cenciaioli, è stata riordinata l’importante raccolta di iscrizione latine ospitata al museo. Il percorso espositivo parte dal grande chiostro d’ingresso, al piano terra, e coinvolge settori del corridoio perimetrale del primo piano. Alle iscrizioni latine precedentemente esposte ne sono state aggiunte molte altre conservate ancora nei magazzini e provenienti da contesti urbani ed extraurbani. Si è proceduto alla selezione e al raggruppamento dei reperti (che vanno dal II sec.a.C. all’età imperiale e appartengono, oltre che all’area urbana perugina, a Civitella d’Arna - l’etrusca Arna - e Bettona)) per ambiti tematici: scritte sacre, onorarie, attinenti alla vita istituzionale e civile, funerarie. Sono pezzi di grande valore nell’ambito dell’epigrafia romana. Il nuovo assetto consente ai visitatori di comprendere meglio aspetti della vita quotidiana della Perugia romana e degli antichi centri limitrofi. Un sistema di colori consentirà di orientarsi facilmente tra le varie categorie di iscrizioni. La traduzione dei testi latini offrirà la possibilità di interpretare correttamente questi preziosi documenti del remoto passato.

Polo Museale dell’Umbria-Piazza G.Bruno,10 Perugia

UFFICIO STAMPA - Responsabile: Francesco Pullìa tel.0755759608 

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Direzione Generale Musei

Inaugurato al Museo archeologico nazionale dell’Umbria, in piazza Giordano Bruno, a Perugia, il lapidario con più di quaranta iscrizioni latine diverse delle quali esposte per la prima volta. Alla presenza di numerose persone, tra cui non pochi turisti, la direttrice del museo Luana Cenciaioli, il direttore del Polo museale dell’Umbria Marco Pierini e il sindaco di Perugia Andrea Romizi hanno spiegato il senso dell’importante iniziativa che, come ha affermato lo stesso Romizi, “contribuisce ad aumentare la centralità del Museo archeologico nazionale dell’Umbria nel panorama culturale cuittadino e regionale”. Dello stesso avviso il direttore del Polo museale Pierini che ha sottolineato l’utilità di fornire strumenti didattici, come le nuove, accurate, didascalie, che spieghino la funzione sociale che presso i Romani rivestivano le lapidi. Da parte sua, la direttrice Cenciaioli, cui va il merito di avere sistemato i reperti, con la collaborazione dell’esperto di epigrafi Lucio Benedetti e dell’archeologa Mafalda Cipollone, secondo un rigoroso metodo scientifico, ha illustrato il percorso espositivo. Si parte dal piano terra dell’ex complesso domenicano per continuare nei settori del corridoio perimetrale del primo piano del museo. I reperti in mostra (che vanno dal II sec.a.C. all’età imperiale e appartengono, oltre che all’area urbana perugina, a Civitella d’Arna - l’etrusca Arna - e Bettona)) sono stati selezionati e raggruppati per ambiti tematici: scritte sacre, onorarie, attinenti alla vita istituzionale e civile, funerarie. Il nuovo assetto consente, tra l’altro, una maggiore comprensione di vari aspetti della vita quotidiana della Perugia romana e dei centri limitrofi. Un sistema di colori offre la possibilità di orientarsi facilmente tra le varie categorie di iscrizioni mentre la traduzione dal latino garantisce una corretta interpretazione di questi preziosi documenti del remoto passato.