Isola Tiberina 24 agosto 2018 ore 19.00
Petter Johannesen (Console onorario della Namibia, autore del libro "L'Africa australe")
Sono Roberto Di Filippo, guida Aigae di Amatrice, centro turistico del Parco Nazionale Gran Sasso-Monti della Laga.. In quest'angolo di paradiso gestivo il B&B Roberto, gli anni piu' felici della vita organizzando escursioni, trekking, educazione ambientale, scialpinismo, ciaspolate, arrampicate sulle cascate di ghiaccio, indimenticabili settimane bianche e soggiorni estivi. Questo era il mio lavoro nella natura unica del Parco Nazionale. Un esperienza importante bruscamente interrotta a causa dei terremoti del mese di agosto, 26 e 30 ottobre 2016, 18 gennaio 2017. Una ferita che brucia, ho perso tanti anni di lavoro e i sacrifici di una vita. Il Bed and Breakfast e l’abitazione costruiti con mio padre per idanni strutturali riportati sono stati demoliti. Alle 3.36 del 24 Agosto le case hanno tremato violentemente per piu' di due minuti. Un vuoto tra lo stomaco e la gola,
Amatrice non esiste piu', scomparsa in una notte di fine estate, caduta come un castello di sabbia. Le persone fortunate sono riuscite a fuggire dalle macerie. Scavando anche a mani nude salviamo chi e' intrappolato dai crolli: tutto intorno, urla, dolore e disperazione. Con le prime luci dell'alba arrivano i soccorsi, con il loro intervento tanti feriti vengono estratti in vita. Per quasi trecento persone non c'e' niente da fare. Mi dirigo a piedi verso i paesi della vallata, dal ponte della frazione Prato la salita si fa dura, sento la fatica: minuti interminabili. Giunti al villaggio incontro mia sorella Lena, la mamma Eva, la piccola nipotina Lavinia di 4 anni, grazie a Dio sono salve. Le abbraccio insieme agli amici e i parenti che vedevo ogni giorno. Sono entrato un’ultima volta in casa con i vigili del fuoco: tutto e' caduto sul pavimento, salgo le scale tra detriti e calcinacci. Al primo piano e' ancora in piedi sul davanzale della finestra la statua di legno della Madonna, mi accoglie con il suo amore: pochi giorni prima del terremoto, dopo una preghiera, era stata messa a nostra protezione. Pensatealprogettodiricostruireunacasa, il sognodivederlafinalmentedinuovoinpiedi.Una porta si apre, un'attivita' riprende a lavorare.Due anni sono passati, le sue macerie sono ancora a terra, devono ancora essere rimosse.
Vorrei il prima possibile con il vostro aiuto realizzare alcuni “Progetti Solidali”alimentando la speranza di una vita e un futuro migliore.
I) Raccolta fondi per la realizzazione del nuovo Bed and Breakfast Roberto frazione di Amatrice II)“Passi Solidali ” ad Amatrice 25 Agosto 2018;
III) “Progetto formazione al Corso Maestri di sci inverno2018-2019”: Sponsor, enti e persone possono sostenere la formazione ad una nuova professione, creando lavoro per chi come me vuole vivere ad Amatrice e far ripartire il turismo IV) “Vendita confezioni-prodotti agricoltori” della vallata Amatriciana
V) Pubblicazione del libro “Amatrice, Natura e Cultura”
RobertoDiFilippo
Guida Aigae
FrazionePratodiAmatricen.6 Per info, aiuti tel.cell.0039.339.3042430Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per Aretha Franklin, che ci ha lasciato in queste ore ma da giorni era attaccata a macchine che ne tenevano in vita il corpo mentre la mente era già altrove (dai tweet di qualche agenzia si stentava a credere quando si leggeva «è vigile e ride alle battute»), è difficile trovare parole di commiato. Aretha Franklin the Queen of Soul, la Regina di tutto quello che vi potete immaginare sia da mettere sotto il titolo “musica dell’anima”, se ne è andata a “soli” 76 anni nella sua casa di Detroit dalla quale raramente si allontanava, difficilmente non ne parlava tanto amava starci. Per Aretha, nata a Memphis ma presto diventata icona mondiale del canto, l’aver vissuto al fianco dei grandi della musica, essere stata scelta da John Landis e i suoi Blues Brothers per il ruolo della cuoca/cameriera di una luncheonette per una “Think” indimenticabile, la musica era tutto e ancor più lo era la sua America.