Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia Museo delle Civiltà - Museo delle Arti
e Tradizioni Popolari “Lamberto Loria” Archivio di Antropologia Visiva
“Annabella Rossi”
Dipartimento di Storia, Culture, Religioni Dipartimento di Scienze Documentarie, Linguistico-Filologiche e Geografiche Laboratorio di Antropologia delle Immagini e dei Suoni “Diego Carpitella”
Convegno-Rassegna MAV 2018 - Materiali di Antropologia Visiva
Roma 22-23-24 novembre 2018
a cura di Emilia De Simoni, Laura Faranda, Francesco Giannattasio, Giovanni Giuriati, Antonello Ricci
Call for movies
Il Convegno-Rassegna MAV, storico appuntamento biennale di antropologia visiva, ideato da Diego Carpitella nel 1985 al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, è stato ripreso nel 2010 alla “Sapienza” Università di Roma. Le edizioni del 2012, 2014 e 2016 sono state organizzate dall’Università in collaborazione con l’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia e il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari.
L’edizione di MAV 2018 sarà organizzata dall’Università e dall’Istituto, in collaborazione con il Museo delle Civiltà, e si articolerà in tre giornate, dal 22 al 24 novembre. Ogni giornata avrà come incipit un film “capostipite” di un autore classico del cinema documentario di ambito etnografico che introduca il tema della giornata e che fornisca il collegamento con una storia degli studi di antropologia visiva e di etnografia filmica.
I temi proposti per questa edizione sono:
- Etnografia condivisa (Jean Rouch, Moi un noir)
- Etnografia delle migrazioni (Vittorio De Seta, Lettere dal Sahara)
- Cinema etnografico come strumento di ricerca scientifica (Diego Carpitella, Progetto cinesica).
Per il carattere sperimentale da “cantiere di lavoro” di quest’ultima sezione è possibile inviare anche proposte di intervento (max 30’) nelle quali parte fondamentale sia costituita dalla presentazione di materiali audiovisivi, anche se tali materiali non sono montati in forma di filmato autonomo, purché sia evidente l’uso del cinema come strumento di ricerca scientifica.
MAV è l’acronimo di Materiali di Antropologia Visiva, pertanto la rassegna è improntata alla discussione e alla messa in mostra di metodologie e di prospettive di studio realizzate con i mezzi audiovisivi. Non si tratta dunque dell’ennesimo festival, ma di un’occasione nella quale i film proiettati costituiscano la base di un dibattito che si spera ampio e serrato come è successo nelle precedenti edizioni.
I film da presentare come proposte di partecipazione devono essere resi disponibili e scaricabili su una piattaforma internet comunicando l’indirizzo web a cui collegarsi. Ogni proposta deve essere comunicata per posta elettronica all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e deve essere accompagnata dalla scheda di partecipazione (debitamente compilata in tutte le sue parti e firmata). I film devono essere proposti nella loro durata integrale (durata massima accettabile 45’).
Scadenza per l’invio delle proposte: 15 giugno 2018.
Il comitato organizzatore opererà una selezione dei film pervenuti e inserirà le proposte selezionate nel calendario delle tre giornate, organizzando la proiezione in base alla durata dei film. I documenti video ricevuti confluiranno nel Laboratorio di antropologia delle immagini e dei suoni “Diego Carpitella” e nell’Archivio di antropologia visiva “Annabella Rossi”.
Tutti i filmati pervenuti saranno compresi nel catalogo della rassegna e visionabili a richiesta in apposite postazioni.
Per ulteriori informazioni scrivere all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Overview

The government of Zimbabwe is pursuing an agenda for economic recovery and promoting itself as a trade and investment destination following a presidential transition in November 2017.

This ‘new economic order’ includes ambitions to normalize relationships with international partners, creditors and investors. Delivering on promises of growth is imperative in a country where over 80 per cent of economic activity is informal, and citizens’ resilience is being severely tested by acute liquidity shortages, among other things.

But rebuilding foreign, trade and investment relations will require political legitimacy and stability, and a clear and consistent policy agenda.

HE Sibusiso Moyo, minister of foreign affairs and international trade of Zimbabwe, discusses the government’s plans for re-engagement and renewal of Zimbabwe’s international economic relations.

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