E' aperta la Call for abstract del XV Congresso SIMM.
Tutti coloro che sono interessati ai temi della medicina delle migrazioni nelle sue diverse prospettive clinico-assistenziali, organizzative, culturali e istituzionali sono invitati a presentare entro il 15 febbraio 2018 studi ed esperienze originali sotto forma di abstract, indicando la modalità di presentazione preferita (comunicazione orale o poster), l’area tematica di riferimento e la tipologia di esperienza presentata.
AREE TEMATICHE
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TIPOLOGIA DI ESPERIENZA
L'invio dell'abstract può essere effettuato attraverso il form specifico e le istruzioni relative al formato dell'abstract sono presenti nel documento allegato.
Per maggiori informazioni:
Perché questo è stato il primo fine settimana libero – anche da interviste da “ex”- da 34 anni a questa parte (e circa cinquanta dall’inizio della sua militanza), da che il leader riconosciuto del Sinn Féin ha fatto “il passo indietro” e ha lasciato la leadership del partito-movimento con cui è passato dai giorni della “Bloody Sunday” al governo misto di oggi giorno Unionisti-Repubblicani di Stormont Castle.
In questi 34 anni Gerry Adams è stato radiografato e vivisezionato, soprattutto per capire quale ruolo reale avesse svolto nell’Ira ai tempi delle bombe nei pub e degli assalti tra l’ Ira e bande paramilitari unioniste. In alcuni casi uscendone indenne in maniera chiara, in altri lasciando una scia spiacevole di “area grigia”, di cui peraltro non si è mai curato molto. Ha sempre detto di non essersi mai occupato di questo o quell’attentato e tantomeno di ferimenti o uccisioni. Ma questo non può voler dire molto per un uomo che è presente in tutte le immagini degli anni Ottanta e Novanta fino all’accordo e al cessate-il-fuoco del Good Friday, nel 1998, accanto a Martin McGuinness in tutti i funerali repubblicani di Derry e Belfast sullo sfondo di militanti Ira con la “cagoule” e la divisa da combattimento verde.
Martin McGuinness, lui sì, disse esplicitamente che era stato un comandante dell’ Ira, e peraltro di lui c’erano anche foto in quella stessa divisa verde degli altri suoi compagni, e lo confessò mentre allo stesso tempo diceva con Gerry Adams che la lotta militare doveva lasciar spazio alla politica; e firmò l’Accordo di Stormont con Blair e fu vice addirittura dell’ “acerrimo nemico”, il reverendo Ian Paisley, prima di assumere l’ incarico di premier del Nord Irlanda e condurre, al suo funerale lo scorso marzo 2017, non solo quattro Taoiseach(primi ministri) dell’Eire e il presidente della repubblica Michael Higgins ma anche l’ex presidente degli Usa, Bill Clinton, che fu artefice di quell’accordo assieme a Blair.
Gerry Adams invece non ha foto in divisa dell’Ira, ma è presente nelle foto di tutti i funerali di leader e militanti semplici dell’Ira, assieme a McGuinness; comincia a intervenire pubblicamente dopo il bagno di sangue del corteo pacifista e per i diritti civili (quattordici solo i morti, colpiti dal 1mo reggimento parà britannico),raccontato dagli U2 in “Sunday Bloody Sunday” (e prima da John Lennon e perfino Paul McCartney…) e prosegue a intervenire sempre più in pubblico, prima limitandosi a parlare di West Belfast (dove sarà eletto, anni dopo, al parlamento britannico, … e non andrà, ovviamente, come tutti i repubblicani irlandesi dello Sinn Féin per evitare il giuramento alla Regina), poi di tutta la lotta nelle sei contee ed infine si segnala quasi come il portavoce dei detenuti ai tempi del tragico sciopero della fame iniziato da Bobby Sands contro la Thatcher.
Inaugurazione mostra
23 febbraio 2018, alle 16:30
Museo delle Civiltà – museo preistorico etnografico “Luigi Pigorini”
Piazza Guglielmo Marconi, 14 – Roma Eur
Salone delle Scienze
A cura di Loretta Paderni e Rosa Anna Di Lella
Il 23 febbraio 2018 alle 16:30, nel Salone delle Scienze del Museo delle Civiltà – museo preistorico etnografico “Luigi Pigorini”, si inaugura la mostra collaborativa “The Making of a Point of View. Sguardi sulle collezioni indonesiane e malesi”, organizzata nell'ambito del progetto europeo SWICH – Sharing a world of Inclusion, Creativity and Heritage.
La mostra presenta quattro installazioni autonome, ognuna veicolo di punti di vista differenti su una parte del patrimonio del Museo delle Civiltà:
Alla consueta messa in scena degli oggetti, raccolti durante le esplorazioni geografiche dell’Ottocento, si mescolano i linguaggi dell’arte contemporanea, la narrazione autobiografica, l’approccio storico e museografico facendone materia di partenza per processi creativi, conoscitivi, formativi e di riscoperta. L’intreccio di questi elementi mette in moto un processo che sorpassa la linearità dell’esposizione classica.
Alla ricerca delle linee di Nazca ad Arsenale
Videoclip sulla esposizione ad Arsenale della Biennale di Venezia Architettura 2016
Durata: 3 min. - Anno 2016 Produzione Riprese Fotografia Montaggio
Musica originale Roberto Di Vito
Visitatori alla ricerca delle linee...
LINK del VIDEO https://vimeo.com/204014428
PRESENTAZIONE EPREFAZIONEALVIDEO di Roberto Di Vito
Nella locandina della Biennale di Architettura 2016, una signora anziana : l’archeologa tedesca Maria Reiche da sopra una scala di alluminio, cerca di vedere le “linee Nazca”. O meglio è alla ricerca di nuovi punti di vista.
Il direttore Alejandro Aravena prende in prestito un episodio raccontato da Bruce Chatwin, durante un viaggio attraverso l’America del Sud , come emblema della mostra.
L’archeologa monta sulla scala per vedere il terreno da un altro punto di vista.
Viste in piedi sul terreno, le pietre non avevano alcun senso; sembravano nient’altro che pietrisco.
Ma dall’alto della scala, le stesse pietre
formavano un uccello, un giaguaro, un
albero o un fiore”.
“Reporting from the Front” si propone dunque come un momento di riflessione sul lavoro delle persone che osservano l’orizzonte alla ricerca di nuovi ambiti di azione, affrontando tematiche complesse di grande attualità come le disuguaglianze, le periferie, i disastri naturali, la carenza di alloggi, la migrazione, la criminalità, il traffico, lo spreco e l’inquinamento.
La foto della locandina ha anche un suo fascino visivo in se. Come pura immagine.
Le linee della scala si intersecano con la linea dell’orizzonte creando una “istallazione nel deserto”.
Sembra un non luogo, un altrove, dove la signora è alla ricerca di un nuovo punto di vista, di un nuovo “orizzonte”.
Come , in fondo, lo sono anche i visitatori della mostra
Le linee hanno sempre un loro significato morale e spirituale,
come dimostra la croce cristiana.
Ho cercato di creare un melodia visiva partendo dagli spunti visivi dei luoghi di Arsenale dove le linee e le curve delle istallazioni si intersecano in suggestioni evocative.
Roberto Di Vito
Foto e video di: Roberto Di Vito 5 Febbraio 2017
LINK VIDEO SU VIMEO https://vimeo.com/204014428
Visitatore al padiglione Olandese immerso nel blu.