Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio

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Conferenza di presentazione del progetto di ricerca

““Tremila anni di storia a Cerveteri: i nuovi scavi della Queen’s University”

di Fabio Colivicchi

Martedì 25 luglio 2017, ore 18.00

Palazzo Ruspoli -Sala Mauro Cristofani- Piazza S. Maria, Cerveteri (Rm)

Una bella occasione quella di martedì 25 luglio per conoscere i risultati del progetto che interessa l’area dell’ipogeo di Clepsina a Cerveteri, affidati alla conferenza di Fabio Colivicchi, docente di Antichità Classiche presso la Queen’s University di Kingston (Canada).

L’ipogeo di Clepsina, posto sul pianoro occupato dall’abitato dell’antica Caere, con le sue iscrizioni e pitture ha aperto già a partire dagli inizi degli anni duemila il dibattito sull’interpretazione del monumento. Nel 2012 il sito è stato scelto su concessione della Soprintendenza, per un progetto di ricerca della Queen’s University di Kingston finalizzato all’approfondimento della transizione tra la fase “etrusca” e quella “romana”.

L’area di ricerca è il terreno noto nell’800 come Vigna Marini, situato in posizione centrale sul pianoro occupato dalla città etrusca di Cerveteri. Nella seconda metà del XIX secolo fu oggetto di scavi privati che restituirono una grande quantità di decorazioni architettoniche di terracotta finite perlopiù in musei esteri. Quasi niente fu registrato del contesto archeologico di provenienza e dopo questa fase convulsa il sito non fu interessato da ricerche sistematiche fino agli anni ’80 del ‘900, quando se ne rinnova l’interesse grazie alla riscoperta da parte del CNR del cosiddetto “Ipogeo di Clepsina” con le sue iscrizioni e pitture. Il dibattito sorto sull’interpretazione del monumento incoraggiò le campagne dell’Università di Perugia (2001-2004) che portarono alla luce molti dati nuovi ma si interruppero prima di aver completamente chiarito l’articolazione del complesso e l’ambiente nel quale esso si inseriva.

Nel 2012 il sito è stato scelto per un progetto di ricerca della Queen’s University di Kingston, che ha svolto campagne a cadenza annuale. Obiettivi del progetto sono l’esplorazione integrale del complesso “di Clepsina” con tutta l’area circostante e l’indagine della sequenza di occupazione dell’area nel lungo periodo, con particolare attenzione per la transizione tra la fase “etrusca” e quella “romana” e in generale per le fasi finora meno documentate. E’ stata messa in luce una storia insediativa molto lunga e complessa che parte almeno dalla tarda età del Ferro e continua fino alla prima metà del II secolo d.C., quando l’uso dell’area sembra diventare meno intenso, anche se non cessa del tutto, per poi assumere il carattere agricolo che ha mantenuto fino ai nostri giorni. La combinazione di scavo e prospezioni geomagnetiche ha permesso di raccogliere dati nuovi sull’organizzazione urbanistica di questo settore del pianoro, mentre lo studio delle pitture e delle iscrizioni dell’Ipogeo con tecniche avanzate ha permesso di arricchire e modificare lo stato delle conoscenze su questo importantissimo monumento.

Nell’evento a Palazzo Ruspoli si presenteranno in via preliminare i risultati delle ricerche svolte fino all’ultima campagna di maggio-giugno 2017. Intervengono: Rita Cosentino, Funzionario Archeologo della Soprintendenza, Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri e Lorenzo Croci, Assessore al Turismo.

Informazioni:

Pit (Artemide Guide): 06/99552637

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www.sabap-rm-met.beniculturali.it

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